Gli italiani a tu per tu con l’ ambiente

L’ indagine svolta dall’osservatorio di <<Scienza Tecnologia e Societa’>> mette a nudo il rapporto camaleontico dei nostri connazionali su temi inerenti alla transizione ecologica

L’annuario Scienza tecnologia e Societa’ 2023 dedica la sua ricerca al tema dell’ energia e della transizione ecologica e , come sempre, fa le sue indagini sul territorio, con un campione di 1000 persone , proporzionale e rappresentativo per genere , classe di eta’ maggiore di 15, provincia di residenza e titolo di studio.

L’indagine ha evidenziato una significativa sensibilita’ degli italiani, cresciuta dell’ 85% dal 2007 ad oggi, sulle questioni inerenti all’ ambiente, in particolar modo il 28,5% percepisce il cambiamento climatico, il 21,4% la siccita’ e la carenza di acqua, il 21,41% lo smaltimento dei rifiuti, il 20,2% l’ inquinamento dell’ aria , solo per una piccola quota il problema ambientale e’ percepito con l’ uso dei combustibili fossili (gas e petrolio) e lo 0,8 non sa.

Per ridurre i problemi menzionati gli italiani sono anche consapevoli della necessita’ di interventi e azioni che coinvolgono tutta la societa’ , come per esempio l’ uso di fonti energetiche alternative , la riduzione di inquinanti , una migliore organizzazione della mobilita’.

E’ stato fatto anche l’ identikit dei fiduciosi nella risoluzione dei problemi ambientali : un parametro caratterizzante si e’ rivelato il titolo di studio o l’ esposizione alla scienza e alla tecnologia, i laureati credono nell’utilita’ delle fonti rinnovabili,come il solare e l’ eolico , pur consapevoli della non sufficienza rispetto al fabbisogno del paese ,gli altri si concentrano nella fascia di coloro i quali ritengono che le fonti rinnovabili sono palliativi , che il nostro paese non potra’ mai fare a meno delle fonti di energia tradizionali ossia del gas e del petrolio.

Quando si entra poi concretamente nel merito della responsabilita’ individuale i nostri connazionali alzano le mani: oltre la meta’ si muove in auto, il 5% in motocicletta , il mezzo di locomozione privato risulta piu comodo , non si ha voglia di aspettare i mezzi pubblici ,non crede che un’ auto o una moto in piu faccia la differenza per il clima e l’ inquinamento, il mezzo pubblico e’ caratteristica dei capoluoghi di provincia, l’ uso della bici rimane prerogativa dei paesi del nord -est.

Analogo discorso e’ per la riduzione dei consumi da riscaldamento. Quasi tutti non sono disposti ad abbassare i caloriferi del proprio habitat ,perche’ ritengono che la riduzione di pochi gradi non contribuisca in maniera significativa all’ equilibrio con la produzione.

Autrice: The Queen

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