Per Observa l’Italia non è un paese per bicicletta

La diffusione della bicicletta in Italia non decolla nel centro-sud e nei capoluoghi.

Una recente indagine di Observa – Osservatorio Scienza e Tecnologia a cura di Giuseppe Pellegrini e Andrea Rubin, che prende come arco di tempo il periodo 2011-2022, evidenzia lo scarso utilizzo degli italiani per la bicicletta e le auto elettriche.

La bicilcetta in Italia è diffusa al nord secondo Observa

In particolar modo, la bicicletta è la scelta preferita soltanto dal 10% della popolazione con particolare rilievo nel nord-est del paese. Grazie, probabilmente, alla grande diffusione di piste ciclabili e percorsi più pianeggianti.

Gli automobilisti hanno mediamente 50 anni mentre chi utilizza il mezzo a due ruote per effettuare i propri spostamenti è in genere più anziano. I giovani spesso utilizzano bus o metro per muoversi quotidianamente.

Naturalmente i dati vanno letti tenendo a mente la morfologia del nostro territorio e comprendendo la netta divisione tra zone più rurali e a bassa densità rispetto alle aree metropolitane che sono spesso condannate ad avere a che fare col traffico da una parte ma dall’altra combattono, costantemente, con la mancanza endemica di mezzi sufficienti per la mobilità.

Questo tema è particolarmente caro ad automobilisti e motociclisti. Il 50% di queste due categorie sostiene la propria scelta denunciando la mancanza di alternative mentre circa un terzo utilizza espressamente l’auto perché più comoda. Considerando che l’8,5% degli intervistati è costretto a prendere la macchina ogni giorno con borse pesanti e materiale ingombrante, si potrebbe desumere che il grande problema del traffico e dell’inquinamento sia superabile principalmente con mezzi pubblici efficienti.

Mobilità sostenibile

Un’ulteriore analisi – circoscritta al periodo 2019-2022 – sulle persone disposte a ridurre l’inquinamento e il traffico delle città evidenza un calo di due punti percentuali tra chi userebbe spostamenti a piedi, in bicicletta o con i mezzi di trasporto pubblico mentre invece esalta l’acquisto di auto elettriche. Il 68% valuterebbe l’acquisto di una macchina elettrica o ibrida.

Questa percentuale però è salita solo di 4 punti rispetto al primo sondaggio, questa volta effettuato nel 2011 come per i dati riportati in cima a questo articolo.

In particolare, i maschi e chi possiede un titolo di studio medio alto sarebbe favorevole all’acquisto di un veicolo meno inquinante mentre chi è decisamente contrario rientra in quella categoria di persone che è fondamentalmente non d’accordo sull’utilizzo anche del nucleare come risorsa energetica.

Tra le persone favorevoli alla svolta elettrica o ibrida il 70% è convinto che avere degli incentivi statali sarebbe utile a diffondere maggiormente vetture a motore elettrico e diminuire l’inquinamento atmosferico dovuto al traffico.

Insomma, a quanto sembra, il futuro green del nostro paese e delle nostre città sembra poter passare da una svolta elettrica del nostro parco macchine, anche se, per molti, i dubbi permangono sullo smaltimento delle batterie e le ricariche elettriche basate su energia fossile. Per questo motivo sarebbe importante e fondamentale fare una corretta informazione e convincere le amministrazioni a spingere mezzi completamente sostenibili come le biciclette.

Gabriele Tramonti
E’ nato a Roma e vive a centocelle. Usa la bicicletta

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